La diffusione del BIM come strumento di lavoro dei professionisti del mondo AEC è andata di pari passo con l’incremento della complessità dei progetti stessi. Edifici con strutture sempre più articolate, separazioni degli spazi più puntuali per gestire diverse destinazioni d’uso, così come interventi manutentivi tempestivi e una gestione efficiente degli edifici stessi, richiedono strumenti progettuali all’altezza.
La progettazione in BIM ha generato negli ultimi anni alcuni edifici davvero degni di nota in Italia. Proviamo ad elencarne qualcuno di diverse tipologie. Non sono necessariamente i più grandi o quelli più costosi, ma in ciascuno di essi il BIM è stato un approccio fondamentale per vincere sfide altrimenti troppo da complesse da gestire con un approccio classico.
Torre Zaha Hadid nell’area CityLife, Milano
L’edificio firmato dalla famosa progettista, premio Pritzker nel 2004, svetta nel centro dell’area CityLife di Milano. La superficie totale della Torre Zaha Hadid è di circa 70.000 m². La geometria dell’edificio è rappresentata da una forma in torsione, con le dimensioni e l’orientamento dei piani variabili lungo l’asse verticale, secondo espressioni matematiche definite. La struttura è principalmente in calcestruzzo, con alcuni elementi compositi in acciaio-calcestruzzo. L’elemento di resistenza alle azioni orizzontali è costituito dal nucleo centrale.
L‘obiettivo ambizioso del Committente (CityLife) e del General Contractor (CMB) era costruire l‘intera struttura in cemento armato in 14 mesi e completare la torre (incluse le finiture e gli impianti) in 26 mesi. A tal fine era necessario sviluppare un progetto esecutivo/costruttivo che nel contempo riportasse tutte le variabilità dell‘opera parametrizzandole e semplificandole il più possibile in schemi ripetitivi.
Ad esempio, nel caso della progettazione dei pilastri perimetrali obliqui, le difficoltà da superare era data dalla realizzazione del cassero e dalla definizione dell‘armatura, dato che l‘inclinazione rende i pilastri elementi unici. In questo caso la progettazione con modello tridimensionale di ALLPLAN ha facilitato il compito. Nella realizzazione del progetto sono state sfruttate le funzionalità di ALLPLAN che consentono lo sviluppo del progetto completo delle armature con estrazione automatica della distinta ferri, oltre alle potenzialità di creazione di elementi costruttivi parametrici personalizzati.
Riqualificazione dei laboratori della Certosa Reale di Collegno, Collegno (Torino)
Progettati dal genio poliedrico di Pietro Fenoglio, massimo esponente del liberty torinese, fra il 1915 e il 1920, i laboratori sono un classico esempio di edificio storico a cui si chiede di cambiare natura e destinazione d’uso. Edificio industriale con copertura a shed ha ospitato le attività di falegnameria, edilizia, tessitura, in cui erano coinvolti i pazienti del manicomio di Collegno. Nei prossimi anni ospiteranno invece le aule dell’Università degli Studi di Torino. L’intervento, curato da un team di progettazione che vedeva lo studio Violetto di Torino a coordinare la parte ingegneristica, è stato quindi volto da un lato a preservare l’unicità storica della struttura, dall’altro ad adattarla al nuovo uso, facendo fronte ad un elevata condizione di degrado sia architettonico che strutturale, che ha richiesto l’intervento di più professionisti di diverse specialità.
Il coordinamento degli apporti specialistici è stato quindi un passaggio necessario e fondamentale per gestire al meglio la fase progettuale. Il team di progettazione ha scelto Bimplus come CDE di gestione e ALLPLAN Engineering per la modellazione e progettazione delle armature e delle parti strutturali.
Rifugio “La Marmotta”, Sauze d’Oulx (Torino)
La Marmotta è un relais di montagna più che un rifugio. Curato fin nei minimi dettagli con scelte architettoniche ardite e un’elevatissima cura dell’interior design, ha posto al team di progettazione dello studio AB2ER, specializzato in architettura di montagna, molteplici sfide di carattere ambientale.
Situato a oltre 2000 metri in alta Val di Susa in un’area raggiungibile d’inverno solo con mezzi da neve e d’estate con mezzi fuoristrada, ha richiesto un’attenta pianificazione delle fasi progettuali e realizzative. La progettazione ha richiesto 3 anni, concentrandosi nei mesi invernali, destinando i mesi senza neve all’esecuzione di cantiere. Grazie ad ALLPLAN Architecture lo studio è stato in grado di curare fin nel minimo dettaglio le soluzioni progettuali scelte, offrendo al committente simulazioni realistiche sia per la parte di arredamento che per quella relativa agli esterni, inclusa un’affidabile simulazione delle condizioni di soleggiamento nelle diverse stagioni.
Viadotto Sente Longo, Isernia
Il viadotto Sente-Longo, sulla Strada Provinciale 86 Istonia, lungo 1200 metri e alto 185 metri, fu edificato fra gli anni 1974 e 1977 per migliorare il collegamento tra Molise e Abruzzo, e ad oggi resta una delle opere strutturali più imponenti e fra i ponti stradali più alti d’Europa. La struttura versava in condizioni di degrado e mostrava alcuni evidenti spostamenti sulle teste delle pile che reggono il viadotto, alcune anche superiori ai 40 cm, causati in larga parte da alcuni movimenti franosi che avevano interessato la base delle pile stesse. Era quindi necessario procedere con l’immediata messa in sicurezza della struttura.
In progetto è stata prevista la realizzazione di una coronella di pali a rinforzo del pozzo di fondazione delle pile e il ripristino degli appoggi, prevedendo l’utilizzo di specifiche attrezzature di sollevamento degli impalcati non canoniche, che, oltre a consentire il sollevamento, assicurassero al contempo l’esecuzione dei lavori in sicurezza anche in caso di perdita di appoggio dell’impalcato. Proprio nella progettazione degli organi di sollevamento e protezione, si è ottenuto il massimo beneficio dell’utilizzo del software di BIM Authoring ALLPLAN Engineering, con il quale si proceduto alla modellazione solida della struttura per verificarne compatibilità con le strutture di sostegno e tenuta.