Il metodo BIM è una delle più importanti rivoluzioni digitali del settore AEC con una crescente adozione in Italia, grazie all’introduzione e al continuo aggiornamento normativo e legislativo (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR).
Il modello BIM (Building Information Modeling) è un sistema informativo digitale che integra un modello 3D con dati fisici, prestazionali e funzionali dell'edificio. La sua forza risiede nella capacità di generare un modello BIM informativo dinamico, interdisciplinare e condiviso che contiene le informazioni sull'intero ciclo di vita dell'opera, dal progetto alla costruzione fino alla sua demolizione e dismissione.
PNRR e prime normative BIM
Le prime normative sull'utilizzo obbligatorio del modello BIM in Italia rimandano al Decreto Ministeriale n. 560 dell’1 dicembre 2017 (Decreto BIM), il quale stabilisce che a partire dal 1° gennaio 2019, gli enti pubblici utilizzino il BIM nei processi di appalto e di gestione dei progetti pubblici con importo almeno pari o superiore ai 100 milioni di euro, al fine di migliorare l'efficienza e la qualità dei progetti.
Il nuovo Decreto emanato il 2 agosto 2021, n. 312 ai sensi dell’art. 48, comma 6 del Decreto Semplificazioni-bis e Governance PNRR, modifica il precedente decreto 560/2017 e introduce una diversa tempistica di introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture negli appalti pubblici e, in particolare, punteggi premiali per l’uso del BIM negli appalti pubblici finanziati dal PNRR e dal PNC.
L’obbligo dell'utilizzo del BIM è imposto sopra la soglia del milione di euro, con scadenze differenziate a partire dal 2022:
Processo di passaggio al BIM
Il processo produttivo, nonché l’iter burocratico, dovrà essere di tipo esportabile digitalmente e aperto a tutti gli attori partecipanti al progetto, per visualizzare, redigere, aggiornare i dati in esso contenuti.
È essenziale che ogni settore pubblico (ma anche privato) del mondo AEC definisca un opportuno piano per l'acquisizione di software e hardware adeguati, l'adozione di piani di formazione adeguati e procedure organizzative per garantire il processo di controllo e gestione dei dati.
Il passaggio al BIM richiede una programmazione tempestiva e l'azione immediata delle pubbliche amministrazioni, al fine di sviluppare la maturità digitale necessaria per partecipare a gare BIM entro il 2025.
Il BIM è un metodo operativo e non solo un software!
Purtroppo, si pensa spesso che, per mettersi al passo con i tempi, sia sufficiente acquistare un software che abbia l'etichetta "BIM". Certamente il software è un tassello fondamentale per l'adozione del metodo BIM, ma è necessario abbia tutte le caratteristiche e le potenzialità necessarie a soddisfare i requisiti, sia dal punto della progettazione, sia sotto l'aspetto della collaborazione e comunicazione con la committenza e con i partner di progettazione.
(scopri di più nel nostro webinar dedicato il ALLPLAN nel processo di collaborazione e condivisione)
Il software è un elemento fondamentale per il passaggio al metodo BIM, ma non è sufficiente. Devi infatti tenere conto di questi fattori:
In questo contesto, ALLPLAN offre una soluzione completa, coprendo l'intero ciclo di vita di un edificio dalla progettazione all'esecuzione e gestione. Grazie anche a strumenti cloud, la piattaforma consente una collaborazione e una condivisione efficiente tra i membri del team, riducendo il rischio di errori (scopri Solibri Inside) e consentendo decisioni informate. ALLPLAN è anche in grado di interoperare con i vari software e formati di file BIM, garantendo un'integrazione fluida con gli strumenti utilizzati dal tuo team o dai partner di progetto. Investi ora in ALLPLAN per un futuro digitale competitivo nel settore AEC italiano.
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