Gestire la complessità, una sfida per il BIM

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La complessità è la cifra che meglio descrive la progettazione architettonica e infrastrutturale moderna. I criteri da tenere in considerazione – estetici, funzionali – sono così tanti che è necessario chiamare in causa, necessariamente, specialisti e discipline diverse per ogni singolo intervento.

E qui cominciano i guai. Coordinare interventi diversi, sviluppati su piattaforme specifiche, con linguaggi eterogenei, è la vera sfida di ogni team di progettazione.

BIM e formati aperti hanno in qualche modo offerto una risposta a questa sfida, che però rende necessario interrogarsi su quale BIM adottare, quale piattaforma di BIM authoring utilizzare.

La scelta dovrebbe ricadere su un BIM di alto livello (almeno un level 2) e su una piattaforma in grado di federare con semplicità e immediatezza modelli diversi, coordinando fasi successive.

Non è un caso se lo studio reggino Morpheme abbia scelto Allplan come piattaforma per redigere il progetto definitivo ed esecutivo dell’intervento di miglioramento sismico della scuola “Donna Lelia Caetani” nel comune di Norma. Lo studio, secondo una prassi progettuale consolidata, è partito dalla scansione dell’edificio, per acquisire una base informativa dell’edificio il più possibile ricca e accurata. Con 66 scansioni realizzate in un solo giorno, e cucite direttamente in cantiere con Cyclon360, Morpheme ha costruito una nuvola di punti molto ricca dell’intero edificio. La nuova è poi stata ottimizzata in Scalypso e definitivamente modellata in Allplan. In questo modo non solo è stato ottenuto uno stato di fatto dell’edificio di estrema ricchezza e precisione, ma si sono aperte le strade a interventi migliorativi, come vedremo più avanti.

La fase successiva ha visto la modellazione parametrica dell’edificio, quindi l’introduzione di molteplici informazioni connesse ai singoli oggetti. Questa prassi – resa molto semplice e rapida dalla perfetta interoperabilità che vi è fra Allplan e Scalypso – ha permesso di ottenere un calcolo molto preciso di quantità e costi connessi ai singoli interventi. Inoltre, la capacità di Allplan di dialogare con una molteplicità di software, ha reso molto efficiente il processo di progettazione del miglioramento sismico (vero core dell’intervento). Morpheme ha eseguito i calcoli strutturali tramite Sismicad e anche in questo caso l’interoperabilità Allplan ha permesso di ottenere risultati precisi, privi di collisioni e in tempi rapidi.

Grazie alla base informativa costruita con la fase di Scan To BIM, lo studio ha potuto circoscrivere gli interventi strutturali realmente necessari e procedere con un adeguamento sismico, in luogo del semplice miglioramento. Inoltre – grazie all’eliminazione di interventi superflui – è stato possibile creare un sostanziale risparmio economico e proporre alla committenza interventi migliorativi non previsti a bando. La scuola “Donna Lelia Caetani” è infatti stata riprogettata come edificio nZEB (Nearly Zero Emission Building) introducendo sistemi di riscaldamento più sostenibili ed evoluti, integrando un cappotto termico, effettuando un relamping integrale dell’intero corpus illuminante dell’edificio. Tutti interventi inizialmente non previsti, ma che si sono resi possibili grazie elle economie generate da un’attenta e approfondita conoscenza preliminare dell’edificio.

Per approfondire le possibilità di gestione offerte dalla piattaforma Allplan, anche in progetti ad alta complessità, scarica il caso applicativo integrale.

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